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A.A.A. - Aviatori d’Italia Nucleo di Giovinazzo presente al “Giovinazzo Air show 2023”

a cura del Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro,

Socio A.A.A. - Aviatori d’Italia, Presidenza regionale Puglia – Basilicata


Domenica 27 agosto, organizzata dall’Aeroclub di Bari, dalla città di Giovinazzo e dall’Aeronautica Militare, si è svolta la manifestazione aerea “Giovinazzo Air Show 2023”, inserita nel quadro degli eventi celebrativi legati ai festeggiamenti del Centenario dell’Aeronautica Militare, che ha visto l’esibizione in volo dei dieci MB-339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale - Frecce Tricolori.


Tra i vari stand presenti alla manifestazione, anche quelli dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, Sezione di Modugno - Nucleo di Giovinazzo, intitolato all’Aviere “Medaglia d’Oro al Valor Militare” Angelo Ricapito che, in collaborazione con il Club Modellismo Plastico Ravenna - Sezione di Bari, sabato 26 agosto in piazza Vittorio Emanuele II ha allestito una mostra statica di modelli in scala e ha dato la possibilità ai visitatori di costruire piccoli aeromodelli volanti, con fogli di legno balsa, riscontrando molto interesse da parte di genitori e ragazzi.


Gratitudine e apprezzamento sono arrivati dalla cittadinanza, che si è complimentata con il Presidente del Nucleo, Luogotenente (ca) Raffaele Turturro e con i Soci A.A.A. - Aviatori d’Italia per la loro ottima organizzazione.


Al termine dell’esibizione, nel corso dell’evento conviviale che si è svolto nella storica e suggestiva cornice della “Vedetta sul Mediterraneo”, il Colonnello Pilota (c) Luigi Mastrorilli, socio del Nucleo A.A.A. – Aviatori d’Italia di Giovinazzo, a nome dei Soci, ha consegnato un oggetto ricordo raffigurante lo stemma del locale Sodalizio al Comandante delle Frecce Tricolori, Tenente Colonnello Pilota Stefano Vit.



Aviere Angelo Ricapito

Con decreto del Presidente della Repubblica del 1° settembre 1947, segnalato nella «Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana» dell’11 gennaio 1949, alla sua memoria venne decretata la medaglia d’oro al valor militare con la qualifica di aviere scelto e partigiano combattente con la seguente motivazione:

«Eletto vice comandante di Brigata partigiana in riconoscimento del valore dimostrato nei momenti più critici della lotta, sfidò per oltre dieci mesi la morte tesa in agguato. Dopo un violento combattimento protrattosi per alcuni giorni contro soverchianti forze nemiche, rimasto isolato con pochi uomini a sostenerne l’attacco, riusciva a sganciare i superstiti e ad attraversare con essi la linea del fronte portando prigionieri e bottino. Volontario per rischiosa missione presso la sua Brigata nuovamente impegnata dal nemico, assolveva il compito fra gravi pericoli e, accerchiato col suo comando, dopo eroica lotta, cadeva nelle mani dei suoi aguzzini. Sottoposto a barbare torture non faceva alcuna rivelazione ed il suo corpo piagato e straziato veniva sepolto ancor vivo, elevando col suo martirio la morte ad inno di gloria. Arezzo, Alpe di Catenaia, Monte Favalto, San Polo, 1° ottobre 1943 - 14 luglio 1944».



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