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AAA-Aviatori d’Italia, il Presidente Nazionale Giulio Mainini a Lavarone (TN) per "Gigi Tre Osei"

Aggiornamento: 15 set 2023

a cura del Team Comunicazione

della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia


La scorsa domenica 10 settembre, il Presidente Nazionale Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini ha partecipato alla cerimonia di commemorazione della M.A.V.M. S. Ten. Luigi Caneppele detto "Gigi Tre Osei", organizzata a Lavarone (TN) dalla Sezione A.A.A. - Aviatori d’Italia di Rovereto (TN), dove hanno partecipato molti Soci delle diverse Sezioni e Nuclei del territorio, una rappresentanza dell’Aeronautica Militare, dell'Esercito Italiano, di altre Associazioni e della Croce Rossa.


Lo scorso anno, a 60 anni dalla scomparsa, la stessa Sezione di Rovereto aveva posto sulla casa natale del Sottotenente Caneppele una targa commemorativa. Con la cerimonia di domenica scorsa, inserita nell'ambito delle importanti celebrazioni per il centenario dell'Aeronautica Militare, si è voluto rinnovare gli onori al Caduto, a 110 anni dalla nascita.



Luigi Caneppele nasce a Lavarone il 23 Settembre 1913. Completati gli studi superiori si laurea al Politecnico di Milano in Ingegneria meccanica, entra a far parte del centro Studi ed Esperienze di Volo a Vela. Alle Olimpiadi di Berlino stabilisce il nuovo primato Italiano di durata con un volo di sei ore e due minuti. Assegnato al 150° Gruppo con base a Torino Caselle si presenta al reparto indossando la tuta con disegnate nel distintivo, tre aquile talmente stilizzate che quando gli chiedono cosa siano, lui rispose in dialetto, “Tre osei” e da quel giorno diviene per tutti “Gigi Tre Osei”. Allo scoppio della guerra mondiale, in Sicilia a Trapani-Milo, in forza alla 384^ Squadriglia, conquista la medaglia d’Argento al Valor Militare. Rientrato in Italia è trasferito alla 77^ Squadriglia ma in seguito ad un incidente in volo viene trasferito alla ricognizione marittima. Tornato in Africa con il 150° Gruppo vi rimane fino al fatale incidente che gli costa la vita il 1° Febbraio 1942 quando, impegnato con un S81 in una missione di trasporto, precipita nel deserto salvando comunque gran parte degli specialisti trasportati. Una seconda medaglia, alla memoria, gli viene in seguito conferita. Dopo la sua scomparsa il sottotenente De Robilant fece disegnare sul suo apparecchio i famosi “Tre Osei”. Subito dopo, con l’aggiunta del nome, di una palma e qualche duna nasce il distintivo del 150° Gruppo Caccia. Ancora oggi il distintivo contraddistingue il 18° Gruppo del 37°Stormo schierato a Trapani.


Ringraziamo il Presidente della Sezione di Rovereto, Colonnello (c) Giovanni Pozzati, per aver condiviso la notizia con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. – Aviatori d’Italia!



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