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Monte Venda, cerimonia inaugurazione Cippo in ricordo del personale militare e civile del 1° ROC

a cura del Team Comunicazione

della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia


Sabato 24 giugno 2023, presso il monte Venda, in un’atmosfera di profonda commozione, si è svolta la cerimonia di inaugurazione di un Cippo in trachite euganea dedicato al personale militare e civile che per anni ha prestato servizio presso l’ex base dell’Aeronautica Militare (1° ROC Monte Venda).


La stele commemorativa è stata collocata in un’area demaniale a ridosso del cancello d’ingresso dell’ex base ed è stata fortemente voluta dalle Associazioni ASSI (Associazione Solidale Sottufficiali Italiani) e UNSIE (Unione Nazionale Sottufficiali Italiani Euganea).


Alla toccante cerimonia hanno partecipato diverse autorità locali, la cittadinanza e molte associazioni d’Arma e Combattentistiche, tra le quali l’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia con rappresentanze di Soci di numerose Sezioni con i propri Labari.


Il Presidente Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia, Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini, già Comandante del 1° ROC nei primi anni '90, impossibilitato a partecipare all’evento commemorativo, ha voluto inviare un caloroso saluto ai promotori dell’iniziativa e mettere in contatto il Presidente dell'Unione Nazionale Sottufficiali Italiani Euganea, Leone Grazzini, Sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo, con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale per documentare la significativa cerimonia.


Vi proponiamo di seguito il discorso pronunciato dal Presidente dell’Unione Nazionale Sottufficiali Italiani Euganea, Leone Grazzini, durante la cerimonia:


“Buon giorno e benvenuti a tutti,

oggi, mentre ricorrono ancora in tutto il paese i festeggiamenti dei 100 anni dell’Aeronautica Militare, vogliamo rendere onore a questo colle che per circa 50 anni è stato protagonista ospitando uno dei reparti operativi più importanti della Difesa Aerea Nazionale.

Lo facciamo con orgoglio e anche con tanta nostalgia pensando ai periodi carichi di ricordi trascorsi dietro quel cancello.


Dal 1954 al 1998 apparecchiature e servizi sempre più sofisticati, aperti a grandi tecnologie, sono stati affidati a centinaia di militari di carriera coadiuvati da altrettanti aviatori giovani di leva alcuni dei quali ancora ci contattano conservando un bel ricordo del ruolo operativo che anche loro hanno avuto negli anni al 1° R.O.C. tutti insieme rimasti vigili sui cieli e sul soccorso Aeronautico.


Spesso questo colle viene dimenticato da alcuni narratori solo perché ha avuto un ruolo militare e non turistico come le altre mete dei colli Euganei. Il Venda invece deve essere menzionato per il ruolo strategico che ha avuto. Anche per questo motivo le nostre associazioni hanno dato vita a questa iniziativa che ci vede oggi tutti uniti intorno a questo monumento. Il cippo porta un’altra dedica che vuole ricordare la sofferenza patita da decine di famiglie che insieme a noi piangono i militari che inconsapevolmente hanno convissuto durante il servizio con un nemico invisibile che li ha uccisi. Era il “Radon”.


Come Comitato Vittime del Monte Venda avremmo potuto elencare i nomi sulla targa, ma il cippo non sarebbe bastato. Ci consola il fatto che queste famiglie poi non sono state lasciate sole perché guidate per mano fino all’ottenimento di tutti i benefici previsti per le Vittime del Dovere. Non è stato facile ma ci siamo riusciti, forse perché anche i nostri colleghi deceduti, dall’alto ci hanno dato la tenacia di insistere e superare le difficoltà burocratiche e istituzionali. È stato il modo migliore per onorare la loro memoria.


Ci coglie il dovere di ricordare anche tutti quelli che al 1° ROC hanno avuto l’alto ruolo di comando. Questo pensiero lo vogliamo raccogliere in una unica figura rappresentata dal Gen. Alfredo Salvatici, forse perché ha svolto un comando durato circa 7 anni: ma anche perché era riuscito a creare un rapporto speciale con tutti allargato anche alle famiglie. Lo ricordiamo sempre con grande affetto. I ricordi continuano a scorrere nella mia mente ma rischierei di sembrare più vecchio, perché di solito sono i vecchi che vivono di ricordi.


Voglio ringraziare ora tutti i presenti e, in particolare:

il Comandante del Presidio Aeronautico e del 51° Stormo di Istrana (TV) Col. Pil. Emanuele Chiadroni e il Ten. Col. Dario Derosa che lo rappresenta,

il Comandante dell’SCC AM di Abano Terme, Ten. Col Pasqualino Porreca,

il Consiglire Regione Veneto, Dott.ssa Vanessa Camani,

il Sindaco di Teolo, Valentino Turetta,

il Sindaco di Vò, Dott. Giuliano Martini,

il Sindaco di Abano Terme, Dott. Federico Barbierato con cui la nostra Associazione mantiene un solido rapporto di collaborazione,

il Signor Nico Schiavon, componente del Consiglio direttivo del Parco Regionale dei Colli Euganei,

il Signor Dino Quagliato, alpino del gruppo Teolo - Vò che ci ha procurato il cippo in trachite dei Colli (Zovonite) e il Presidente dell’Associazione ANA Teolo-Vò,

l’Associazione Alpini di Abano Terme Matteo Golo,

l’Associazione AssoArma e L’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia Presidente Col. Aldo Palmitesta,

l’Associazione Scout di Abano Terme

e tutte le Associazioni che ci hanno onorato con la loro presenza con i labari e tutti voi che avete voluto rendere omaggio a questo luogo.


Permettetemi una nota di orgoglio: un ringraziamento a mia figlia Arianna che con la sua tromba ci ha commosso. Leone Grazzini Presidente UNSIEUGANEA e del COMITATO VITTIME DEL VENDA.


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