A.A.A. - Aviatori d’Italia Sezione di Viterbo, Bandiera della Grande Guerra torna alla Nazione
- assoaeroarma
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a cura del Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia
Giovedì 12 giugno 2025, in un momento di intensa partecipazione e profondo significato storico, è stata consegnata ufficialmente al Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, una rara Bandiera risalente alla Prima Guerra Mondiale. Alla presenza dei familiari del donatore e dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, il Maresciallo Sofia Sini (Alpini), figlia del proprietario Leonardo De Angeli, ha formalmente affidato la storica Bandiera nelle mani del Ministro, con un gesto che suggella il legame tra memoria, valori e istituzioni.
A rappresentare l’Associazione, il Brigadier Generale (r) Roberto Bordo, Presidente pro-tempore della Sezione di Viterbo, già custode dell’importante cimelio, preservato per anni nell’area espositiva della Sezione. Durante l’incontro, il Ministro ha rivolto un sentito ringraziamento alla famiglia De Angeli per l’alto valore morale e patriottico del dono, nonché alla Sezione viterbese per il costante impegno nella valorizzazione della memoria storica. Parole di riconoscenza sono state espresse anche dalla famiglia nei confronti della Sezione, per aver preservato e onorato la Bandiera con dedizione.
Il prezioso vessillo, salvato in circostanze particolari da Leonardo De Angeli, è uno dei pochissimi esemplari a sostituire il tradizionale stemma sabaudo con l’elmetto del Fante, simbolo diretto della sofferenza e del coraggio dei soldati al fronte. Realizzata e ricamata a mano, la Bandiera fu protagonista delle gesta della 4^ Armata in Cadore, nelle Dolomiti Bellunesi e sul Monte Grappa, sulla linea compresa tra la riva sinistra del fiume Brenta ed il Monte Palon. Affidata al 12° Battaglione Santa e Conegliano, alla fine del conflitto, la Bandiera viaggiò per circa 700 chilometri all’interno di uno zaino, fino alla Tuscia, dove per anni è rimasta simbolo silenzioso di sacrificio e appartenenza.
Ora, grazie al gesto generoso della famiglia De Angeli, questo vessillo è tornato allo Stato, a testimonianza di un'eredità storica che va oltre la memoria familiare per divenire patrimonio comune.
Ringraziamo la Sezione di Viterbo per la condivisione della notizia con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia

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