a cura del Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro,
Socio A.A.A. - Aviatori d’Italia, Presidenza regionale Puglia - Basilicata
Nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’Aeronautica Militare (28 marzo 1923 – 28 marzo 2023), è stato presentato venerdì 22 settembre, presso la Chiesa Santa Maria del Soccorso di Casamassima (BA) risalente al secolo XIII, il libro “Il Raid Roma-Tokyo” - 14 febbraio-31 maggio 1920 L’impresa di Arturo Ferrarin e Guido Masiero - dell’Ing. Umberto Francione, già Ufficiale di complemento dell’Aeronautica Militare, e Socio dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia di Casamassima (BA). Il volume è stato pubblicato dalla casa Editrice Progedit e fa parte della collana Storia e Memoria.
L’evento, fortemente voluto dalla locale Sezione dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, è stato patrocinato dal Comune di Casamassima a suggellare, nel migliore dei modi ed in maniera concreta, il connubio tra Aeronautica Militare e territorio, che lo scorso 23 marzo ha celebrato, con orgoglio, un secolo di storia.
La celebrazione, a testimonianza dei saldi legami di vicinanza tra la Sezione di Casamassima dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia e il territorio, si è tenuta alla presenza del Vice Sindaco, Architetto Azzurra Acciani, del Presidente regionale dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, Colonnello (ca) Michele Bettuelli e del Presidente della locale Sezione A.A.A. – Aviatori d’Italia Luogotenente (ca) Raffaele Radogna.
Diverse le Associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti anche con i propri Labari e Vessilli; tra queste le Sezioni dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia di Casamassima e il dipendente Nucleo di Noicattaro (BA). Erano presenti anche molti cittadini che hanno voluto testimoniare la vicinanza al mondo aeronautico, partecipando all’evento.
La celebrazione ha avuto inizio con la Santa Messa officiata dal Cappellano militare della Scuola Volontari Aeronautica Militare di Taranto (SVAM) e del Gruppo Rifornimenti Area Sud di Francavilla Fontana (BR), Don Pasquale Di Donna, nel corso della quale, con grande partecipazione, ha rivolto un pensiero "agli aviatori caduti nell'adempimento del proprio dovere", ai Soci della Sezione che hanno “Chiuso le Ali” e alla piccola Laura, deceduta a Torino Caselle lo scorso 16 settembre.
A conclusione della cerimonia religiosa, dopo la lettura della Preghiera dell’Aviatore da parte del Vice Presidente della Sezione, Luogotenente Giovanni Montanaro, sono seguiti i saluti del Vice Sindaco e del Presidente della Sezione.
Nel suo intervento di saluto, il Vice Sindaco, Accetti ha ringraziato per la loro presenza alla celebrazione il Cappellano Militare, Don Pasquale Di Donna, il Presidente regionale dell’A.A.A. – Aviatori d’Italia, Col. Bettuelli, il Generale Laterza e il Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro. Ha poi proseguito “Ricordiamo perché commemoriamo oggi questa giornata. Cento anni non sono pochi. Oggi siamo qui per ricordare con viva e convinta partecipazione i tragici eventi senza i quali non vi sarebbe oggi un’Italia libera e democratica. Dobbiamo tenere sempre a mente quali sono i valori che animano questa Istituzione e quindi i valori dei suoi uomini che si sono battuti per la nostra libertà e che ancora oggi ci consentono, come ricordava Don Pasquale, di vivere una vita serena, tranquilla, sapendo che loro sono a difesa del nostro Paese e vigilano affinchè la nostra nazione e tutti i paesi alleati siano al sicuro. Affermando poi “Oggi non parliamo solo di persone ma anche di mezzi, come ha detto chi è intervenuto prima di me. In cento anni ovviamente ci siamo evoluti anche tecnologicamente e quindi i mezzi dell’Aeronautica Militare hanno visto un progresso straordinario. L’Italia è una delle eccellenze nel mondo per la sua tecnologia però, nonostante il tempo passi e i mezzi migliorino quello che noi dobbiamo tenere a mente sono i valori che animano questa istituzione. Purtroppo le notizie negative viaggiano a velocità superiore rispetto alle quelle belle quindi ben vengano momenti come questo centenario a permetterci di ricordare l’orgoglio di queste realtà. Grazie a tutti voi per permetterci di vivere questo momento”.
Nel prendere la parola, il Presidente della Sezione, Luogotenente (ca) Raffaele Radogna ha rivolto un ringraziamento alle autorità intervenute ed a tutti i gentili ospiti presenti. Ha poi continuato “Con la cerimonia odierna abbiamo voluto celebrare il centenario dell’Aeronautica Militare che ha sempre mostrato orgogliosamente al mondo il proprio valore e il cui emblema è il Tricolore. Tricolore che svetta oltre le altre bandiere, perché ha radici storiche molto più profonde di quelle che in apparenza mostra. Chiaramente non è questo lo spirito con cui avremmo voluto accogliervi oggi, siamo profondamente rattristati per l’incidente occorso lo scorso sedici settembre all’aeroporto di Torino Caselle, in cui ha perso tragicamente la vita la piccola Laura, ed è per questo che abbiamo voluto farlo in tono di profonda commemorazione e rispetto. Grazie e buon proseguimento”.
Successivamente il Generale Brigata Aerea (c) Vitantonio Laterza e il Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro, supportati da un briefing e videoclip, ripercorrendo la timeline storica degli eventi più significativi di questi cento anni, hanno trattato temi come “La nascita dell’aviazione: dal sogno del volo ai fratelli Wright e ai pionieri del volo italiani”, “I primati e le trasvolate”, “Il dopoguerra e l’adesione alla NATO”, “L’impiego del mezzo aereo nelle missioni internazionali”, “L’esperienza aerospaziale” con il riferimento al Gen. Luigi Broglio così come gli astronauti che hanno preso parte alle missioni spaziali, da Maurizio Cheli a Roberto Vittori fino a Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, senza dimenticare le operazioni di ricerca e soccorso in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali in Italia e all’estero per poi passare all’innovazione del mezzo aereo per concludere con il ruolo e alle capacità che l’Aeronautica militare è in grado di esprimere oggi in ambito nazionale ed internazionale, con uno sguardo rivolto ai nuovi domini della dimensione aerospaziale e cyber.
È seguita la presentazione del libro, moderata dal Prof. Giuseppe Emilio Carelli, Presidente dell’Università delle Tre Età di Casamassima che, dopo aver sottolineato il l’approccio storiografico della pubblicazione, ha coordinato gli interventi dell’autore e dei presenti.
Nel prendere la parola l’Ing. Francione ha sottolineato che con la rievocazione di questa storica impresa, ha cercato di raccontare le condizioni drammatiche che i due coraggiosi piloti Ferrarin e Masiero, insieme ai rispettivi motoristi Capannini e Maretto, dovettero affrontare. “Non va sottaciuto – ha proseguito – l’enorme dispendio fisico e psichico degli equipaggi che si trovarono, in molte occasioni, in condizioni ai limiti della sopravvivenza. Le difficoltà tecniche, logistiche, ambientali, meteorologiche e organizzative dell’impresa, che rimane una delle più epiche della storia dell’aviazione, sono evidenziate dal fatto che i due piloti furono i soli a raggiungere Tokyo di un numeroso gruppo di equipaggi, dei quali quattro su bombardieri Caproni e sette su SVA, partiti nei primi mesi del 1923 dall’aeroporto di Centocelle (Roma). Ci furono purtroppo anche due caduti il Cap. Gordesco e il Ten. Grasso, periti per incidente di volo”.
Al termine della serata il Socio Umberto Francione, il Presidente regionale dell’A.A.A. – Aviatori d’Italia, Col. Bettuelli, il Generale Laterza e il Primo Luogotenente Candeloro hanno ricevuto dal Vice Sindaco alcuni oggetti in ricordo della celebrazione.
Descrizione del libro
Il 31 maggio 1920, due aerei italiani inauguravano il primo collegamento aereo col Giappone. Erano i superstiti di una pattuglia di undici velivoli che, partendo da Roma, avrebbero dovuto raggiungere Tokyo. Ce la fecero Arturo Ferrarin e Guido Masiero, entrambi provetti piloti: l’onore dell’impresa va, però, attribuito a Ferrarin, l’unico che riuscì a completare la grande trasvolata usando solo il mezzo aereo. In un’epoca che si apriva alle grandi imprese aviatorie, quella di Ferrarin è diventata leggenda: il suo nome è legato indissolubilmente al raid Roma-Tokyo. In un percorso costellato di innumerevoli difficoltà organizzative, logistiche, ambientali, tecniche ma anche politiche, e con un mezzo aereo non adatto a trasvolate continentali, portò a termine l’impresa con quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci. Nella mente degli organizzatori si chiedeva a un grillo di fare il balzo di una lepre. Nel 1928 fu protagonista di un’altra storica impresa: insieme a Carlo Del Prete compì la prima trasvolata dall’Italia al Brasile senza scalo.
L’Onu gli ha tributato il riconoscimento di “eroe dell’aria” dopo Charles Lindberg.
Note biografiche dello scrittore
Umberto Francione nasce nel 1940 a Taranto dove il padre, Ufficiale pilota della A.M. prestava servizio all'idroscalo nella R.M.L.. Successivamente ha seguito la famiglia nei vari trasferimenti: Orbetello e poi Augusta tutti idroscali dell'A.M.. Dopo la guerra e un paio di anni passati a Bari, di nuovo Taranto poi Augusta quindi Taranto e infine Bari. Francione si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica all'Università di Bari nel 1966. Dopo aver insegnato per un anno in un Istituto Tecnico è entrato in A.M. come Ufficiale di complemento svolgendo il ruolo di Ufficiale tecnico presso il Gruppo TLC del 9° Stormo C.I. di Grazzanise (CE). Nello stesso periodo ha conseguito il Brevetto di Pilota civile di 1° grado presso l'Aero Club di Bari. Terminato il periodo militare ha continuato la sua carriera di ingegnere presso varie industrie elettroniche e metalmeccaniche. Non ha abbandonato l'Aeronautica essendo iscritto da oltre 40 anni all'Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia a Bari dove è stato anche Vicepresidente. Trasferitosi a Casamassima, è Consigliere della Sezione da molti anni. Francione è insignito del titolo di Cavaliere all'Ordine del Merito della Repubblica Italiana. È anche Socio Benemerito della A.A.A. – Aviatori d’Italia.
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