a cura del Team Comunicazione
della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia
Lo scorso 4 marzo, il Tenente Colonnello in congedo Antonio Pedroni, Socio della Sezione di Treviso, ha tenuto una interessante presentazione presso l’Università della Terza Età di Treviso, dal titolo “Conversazione sulle fonti storiche”, avendo come riferimento due suoi libri: “I cani aviatori - le mascotte” e “La mia di Africa”.
La professoressa Laura Tiberi ha introdotto l’evento come “una lezione particolare di storia” conversando sul come nasce e come si sviluppa un libro a carattere storico, facendo riferimento alle relative ricerche, all’approfondimento degli argomenti e dei contesti storici, al reperimento delle fotografie e quant’altro necessario alla sua realizzazione.
Il relatore ha quindi iniziato a raccontare della Sala Espositiva che fu prima del 2° Stormo di Treviso e ora del 3° Reparto Manutenzione Aeromobili e Armamento - Treviso (3° RMAA), con i suoi pregevoli reperti contenuti, tra cui tre volumi fotografici sul conflitto contro l’Austria, del Cap. Ferruccio Capuzzo, contenenti decine di fotografie di cani, quali mascotte dei piloti della X Squadriglia. Da qui nasceva l’idea di scrivere su questa realtà allora molto sentita e oggi poco, se non per niente, conosciuta. Un giusto riconoscimento a queste preziose creature per la loro funzione di supporto morale, al pari di un familiare, come riporta la nota di Capuzzo sotto una fotografia che lo ritrae con Ciry e l’attendente Bacchetta: “la famiglia girovaga”. Protagonista “Ciry” di Treviso, un piccolo “buffo” cane che lo ha seguito per tutta la durata del conflitto, molte volte in volo con lui, finanche nella prima immersione del sommergibile Nautilus verso l’Albania. L’interesse mostrato dai partecipanti nei riguardi dell’argomento, ha portato il relatore a lanciare l’idea di riunire gruppi di 20/25 persone interessate a visitare l’Aeroporto di Treviso, attuale sede del 3° RMAA, sottolineando anche l’importanza del Reparto che ha il compito di effettuare la manutenzione a tutti gli elicotteri in dotazione all’Aeronautica Militare. Un’occasione speciale per visitare la Sala Espositiva e vedere direttamente anche reperti che si riferiscono a Giannino Ancillotto, tra cui la deriva di uno dei due Brandenburg abbattuti nel cielo di Treviso dopo che questi avevano effettuato un bombardamento notturno della città.
Il Socio Antonio Pedroni ha concluso il suo intervento parlando del libro appena edito: “La mia di Africa”, frutto dei racconti e fotografie fatte dal padre, volontario in Eritrea ed Etiopia nel 1935/36, inquadrato nelle “Centurie lavoratori”. Anche in questo caso i racconti hanno suscitato ampio interesse e curiosità.
Al termine dell’incontro, due ex Avieri di leva presenti all’evento, hanno espresso il desiderio di iscriversi alla Sezione A.A.A. – Aviatori d’Italia di Treviso.
Ringraziamo la Sezione di Treviso, per aver condiviso la notizia con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia
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