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A.A.A. - Aviatori d’Italia Viterbo, a Sant’Angelo di Roccalvecce un nuovo murale celebra l’Aeronautica Militare

a cura del Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia


In un connubio perfetto tra arte, storia e spirito di servizio, la Sezione di Viterbo dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia ha inaugurato il 25 giugno 2025 un’opera muraria dedicata al tema del volo, nel cuore di Sant’Angelo di Roccalvecce, il celebre “paese delle fiabe” della Tuscia. Il dipinto, intitolato “Il volo: sogno, mito, leggenda, realtà”, si inserisce nel progetto artistico “Fiabe, miti e leggende” promosso dall’Associazione Culturale Arte e Spettacolo (ACAS), che da anni trasforma questo piccolo borgo in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, amata da turisti e appassionati. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio della Provincia, del Comune e dell’Università della Tuscia e l’autorizzazione all’utilizzo del logo dell’Aeronautica Militare.

Un’iniziativa simbolica e condivisa. L’opera è stata fortemente voluta dalla Sezione viterbese dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, con l’intento di contribuire alla diffusione della cultura aeronautica e dei valori fondanti dell’Arma Azzurra, in un momento speciale che vede l’Associazione sempre più impegnata in attività di comunicazione verso le giovani generazioni. Il murale è stato realizzato dalla pittrice Silvia Marignoli, Socia dell’Associazione e già nota per aver curato i murali sulla storia del volo umano presso l’area espositiva della Sezione di Viterbo. Il lavoro, frutto di oltre tre mesi di impegno, è un viaggio immaginifico nella storia del volo, capace di fondere mito e realtà, con una forte carica evocativa.

Il messaggio dell’opera. Il dipinto narra, in una sequenza simbolica, l’evoluzione del sogno del volo: dalle piume di Icaro, simbolo dell’ambizione umana, alla “vite aerea” di Leonardo da Vinci, fino al primo volo di Orville Wright e agli attuali velivoli ad alta tecnologia. Il tutto è sovrastato da un orologio incrinato ma non spezzato, che simboleggia la capacità della memoria storica di superare il tempo. Un pannello esplicativo, redatto in tre lingue (italiano, inglese e francese), accompagna l’opera. Il testo, ricco di pathos e significato, è stato svelato da due Allievi Marescialli della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare / Comando Aeroporto di Viterbo, con una cerimonia suggestiva in cui il pannello è stato liberato da un drappo tricolore. Il testo italiano recita: “La visione si materializza agli occhi rapiti di un bambino e si fa emozione e stupore. Le piume di Icaro a rappresentare l’ancestrale sogno dell’uomo di volare, la ‘Vite aerea’ di Leonardo da Vinci, il primo volo umano di Orville Wright e poi velivoli sempre più moderni a narrare l’evoluzione tecnologica del mezzo aereo.... Un vetro infranto non basta a fermare il vecchio orologio che, oltrepassando il tempo, continuerà a raccontare la storia, le tradizioni ed i valori dell’Aeronautica Militare”.

La cerimonia di inaugurazione. L’evento inaugurale si è svolto alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose. Tra i partecipanti: il Brigadiere Generale (r) Roberto Bordo, Presidente pro-tempore della Sezione degli Aviatori d’Italia di Viterbo; il Colonnello pilota Gianluca Spina, Comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare; il Colonnello (r) Stefano Visione, Presidente della Sezione di Ladispoli-Cerveteri, portavoce del saluto del Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini.


Presente anche il Presidente regionale dell’Associazione, Maresciallo Scelto in congedo Josè Juan Skof, che ha guidato una nutrita delegazione di rappresentanze laziali dell’Associazione degli Aviatori d’Italia, a testimonianza del forte legame associativo e intergenerazionale. In rappresentanza delle istituzioni locali, hanno preso la parola l’Assessora Katia Scardozzi e il Consigliere provinciale Umberto Di Fusco, portando i saluti ufficiali della Sindaca di Viterbo Chiara Frontini e del Presidente della Provincia Alessandro Romoli. Il messaggio comune è stato quello di una vicinanza sempre più stretta tra Forze Armate e comunità territoriale, fondata su rispetto, collaborazione e memoria condivisa.

La cerimonia è culminata con un momento di profonda spiritualità: la benedizione dell’opera e dei presenti, officiata da don Mario Zanasi, della forania di Bagnoregio. Con parole cariche di significato, il sacerdote ha invocato la protezione divina su quanti hanno voluto, sostenuto e realizzato l’iniziativa, affinché i valori simbolicamente racchiusi nel murale - il sogno, il coraggio, il senso del dovere e l’amore per la Patria - possano continuare a ispirare le generazioni presenti e future.

Arte, memoria e spirito di servizio. Nel corso del suo intervento, il Generale Bordo ha espresso il più sentito ringraziamento a tutte le autorità presenti, ai soci, agli sponsor e ai volontari che hanno reso possibile l’iniziativa. Un plauso speciale è stato rivolto a Silvia Marignoli, definita “anima e cuore del progetto”, per la sensibilità artistica e l’impegno dimostrato.

Alessandro Chiovelli, rappresentante di ACAS, ha evidenziato come l’opera rappresenti una nuova e significativa aggiunta al percorso artistico del paese, capace di parlare tanto ai turisti quanto alle scolaresche, per le quali è già previsto un calendario di visite guidate con laboratori educativi dedicati.

Un messaggio che resta nel tempo. L’opera ha già riscosso il plauso della comunità e dei numerosi visitatori presenti, diventando in pochi giorni una delle tappe più fotografate del borgo. Non solo un tributo artistico, ma un potente strumento di divulgazione culturale, capace di trasmettere ai giovani ideali di onore, disciplina, coraggio e amore per la Patria.


L’iniziativa si è conclusa con un momento conviviale, semplice ma sentito, che ha riunito partecipanti, autorità, rappresentanze e visitatori. Un’occasione di dialogo e condivisione, all’insegna di quello spirito di comunità, inclusione e cameratismo che da sempre contraddistingue l’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia. Un finale all’altezza di una giornata che ha saputo unire arte, storia e valori in un’unica, emozionante celebrazione.


Ringraziamo la Sezione di Viterbo per la condivisione della notizia con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia.


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