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Aeroporto “Francesco Baracca” di Centocelle: storia del 1° Aeroporto d’Italia

a cura di Angelo Valori

Primo Luogotenente del Comando Aeroporto “Francesco Baracca” / QG del COMAER


L’Aeroporto di Centocelle (Roma) entra fin da subito nella storia della nostra aviazione per recitarvi un ruolo da protagonista.


Esso deve la sua nascita al Club degli Aviatori, fondato a Roma nel 1909. Il Capitano Guido Castagneris della Brigata Specialisti ne fu il primo segretario ed il Club, nell’ambito delle sue attività volte a promuovere il volo sotto ogni sua forma, iniziò ad organizzare una scuola italiana di aviazione. Raccolti i fondi necessari, furono presi contatti con Wilbur Wright che si impegnò a venire a Roma per addestrare al volo, sul suo aeroplano Flyer, il S.Ten. di Vascello Mario Calderara ed il Ten. del Genio Umberto Savoia.


Per concretizzare l’iniziativa, il Club prese in affitto dalla famiglia Macchi di Cellere un grosso prato conosciuto come il “Pratone di Centocelle” e nel gennaio del 1910 nacque così la prima scuola di aviazione in Italia. Per i 5 anni successivi vennero destinate sul luogo, su due hangar e un’unica officina, le celebri 4^ Squadriglia Blèriot e la 11^ Squadriglia Farman.


Da una idea lanciata dallo scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio, il raid Roma-Tokyo partì da Centocelle alle ore 11:00 del 14 febbraio 1920 con 11 aeroplani. Il Ten. Guido Masiero ed il motorista Roberto Maretto, a causa di un problema tecnico al loro biplano Ansaldo SVA9, affrontarono la tratta tra Delhi e Calcutta in treno e il tragitto tra Canton e Shangai in nave.

Lo storico volo fu portato a termine dal solo biplano, in legno e tela, Ansaldo SVA9 del Tenente Arturo Ferrarin con il motorista Gino Cappannini, che raggiunse Tokyo (nella foto) il 31 maggio 1920 dopo 112 ore effettive di volo a tappe e 18.000 km percorsi ad una velocità media di 160 km/h. Dalla Cina fino a Tokyo, in ogni tappa, i trionfatori furono accolti da una folla di circa 200.000 persone e, ad impresa conclusa, ebbero l’onore di essere ricevuti dal principe reale Hirohito e dall’imperatrice Teimei. Ne seguirono 42 giorni di festeggiamenti.


Il 28 marzo 1923, nacque a Centocelle la Regia Aeronautica, con Regio Decreto firmato dall’allora Re Vittorio Emanuele III.

Il 4 novembre 1923 tutta la forza aerea della giovane Aeronautica si radunò a Centocelle per intitolare questo primo campo d’aviazione italiano alla leggendaria figura ed eroe “Francesco Baracca” e si tenne il giuramento della neo costituita Forza Armata con la consegna della Bandiera di Guerra.


Negli anni seguenti, numerosi reparti di volo si avvicendarono su Centocelle ed anche durante lo svolgersi della seconda guerra mondiale l’Aeroporto recitò un ruolo primario ospitando Stormi, Gruppi Trasporto, Squadriglie e Gruppi Autonomi di Volo.


Nel dopoguerra, l’Aeroporto svolse un prezioso lavoro di collegamento sul territorio nazionale mediante l’attività del 2° e 98° Gruppo dello Stormo Trasporti che supplirono alle linee aeree civili, ripristinate nel novembre 1948.


Negli anni 60, l’esponente crescita cementizia della città di Roma e l’incalzante avvento degli aerei a reazione destinati a sostituire gli ormai datati velivoli a elica, resero necessaria la riduzione dell’attività di volo e l’Aeroporto fu destinato ad accogliere reparti di elicotteri impiegati anche per operazioni di soccorso aereo.


A memoria del passato, sul sedime di Centocelle esiste un’imponente area monumentale dove si trovano raccolte le molteplici testimonianze delle varie tappe della storia dell’aviazione italiana.


Nel 1996 sull’Aeroporto di Centocelle fu celebrato il 73° Anniversario della Costituzione dell’Aeronautica Militare e nel 2009 lo storico Anniversario del Centenario del Primo Volo (24 aprile 1909).


Il 14 febbraio 2020, presso l’Aeroporto “Francesco Baracca” di Centocelle, fu celebrato il Centenario del raid Roma-Tokyo con la possibilità di visitare una mostra statica intitolata al raid. A memoria dell’evento, fu deposta una corona di alloro e fu scoperta la restaurata stele celebrativa dedicata al raid in occasione del 50° Anniversario che troneggia nell’area monumentale aeroportuale.


Attualmente l’Aeroporto di Centocelle è sede di Alti Comandi operativi e tecnico-amministrativi a carattere nazionale, internazionale ed interforze.

Vengono quotidianamente assicurate e supportate le numerose esigenze delle varie Forze Armate, nonché rappresenta un rilevante polo alloggiativo e logistico al servizio delle esigenze dell’intera area di Roma Capitale.


Descrizione Araldica

Comando Aeroporto “Francesco Baracca” / QG del COMAER


Scudo sannitico con fondo di colore azzurro. Nel primo quarto a sinistra sovrapposto, il numero “1” turrito recante al suo interno una stelletta (1° aeroporto militare d’Italia), due bande verticali inclinate (grado del Ten. di Vascello Mario Calderara: primo brevettato pilota) e un’aquila turrita (simbolo dei piloti militari).

Nel campo dello scudo è raffigurato un gallo nero rampante (Prima Squadriglia Ricognizione del 1918) con le piume della coda e della testa di colore giallo e rosso (colori della città di Roma).

Alla base dello scudo, partendo dalla parte inferiore del gallo, si dipartono i raggi della rotta del raid Roma-Tokyo del 1920 (le iniziali delle due capitali, la “R” e la “T”, sono riportate alla sinistra ed alla destra dei raggi) e rievoca lo storico evento del Primo Volo, di quando un aeromobile a motore con a bordo un uomo staccò le ruote da quella terra che era il Pratone di Centocelle.




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