a cura del Team Comunicazione
della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia
Il Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini, in merito alle recentissime notizie apparse sulla stampa che riguardano la strage di Ustica, ha rilasciato la dichiarazione che riportiamo di seguito:
“A nome degli oltre 30000 aviatori appartenenti alla nostra Associazione non posso non esprimere il più profondo rammarico di chi, al pari dei colleghi in servizio, ha sempre tenuto e continua a tenere comportamenti pienamente coerenti con il giuramento di fedeltà prestato alla Costituzione e alle Istituzioni repubblicane. Ciò che addolora di più è che - sulla base di ipotetiche ricostruzioni, dimostratesi fino ad oggi assolutamente prive di fondamento nei diversi gradi di giudizio penale - un esponente emerito delle più alte cariche dello Stato non esiti a gettare gratuito e infondato discredito su dei colleghi, alcuni dei quali non sono più tra noi che, come tutti noi, hanno sempre operato con senso di responsabilità, dignità, onestà e lealtà, tanto da essere stati assolti in sede giudiziaria. A tutela della loro memoria e del nostro operato ribadisco con forza che i valori appena citati hanno sempre contraddistinto il loro e il nostro comportamento, la loro e la nostra vita in uniforme, il loro e il nostro orgoglio di fedeli servitori dello Stato. Riponiamo, comunque, la nostra fiducia nella Magistratura, affinché ancora una volta possa fare chiarezza anche in ordine ai nuovi scenari arditamente ipotizzati." Sabato 02 settembre 2023, Gen. S.A. (c) Giulio Mainini, Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia.
Era la sera del 27 giugno quando il DC-9 dell’Itavia con 81 persone a bordo, partito da Bologna e diretto a Palermo, all'altezza dell'isola di Ustica uscì dagli schermi radar e venne dato per disperso.

Infatti proprio perché per anni il silenzio ha regnato sovrano anche quando appartenenti alla nostra Mamma Aeronautica chiedono a voce alta che non sia infangato il nome dell aeronautica militare ma solo ed esclusivamente detto il vero e se parlo e perché io ero presente in tante occasioni in cui le cose non sono andate nel verso giusto e pertanto a nome mio personale e di tutti i colleghi a cui con il NOS veniva tappata la bocca ora è il momento che si dica la verità :
1 ) non siamo stati noi dell Aeronautica
2) poche alte cariche in Comando hanno deciso cosa era giusto dire e cosa NON DIRE
3) tutte le dichiarazioni fatte ai media sono…
Con tutto il rispetto, non mi pare che l'A.M.I. in tutti questi anni abbia collaborato al 100 per cento alla ricerca della verità. L'avvocato dei familiari delle vittime, Osnato, ha parlato di fogli dei registri dei centri radar tagliati con la lametta per fare sparire prove. Il giudice Borsellino, che aveva richiesto il registro delle presenze al centro radar di Marsala, vistosi recapitare un documento risibilmente falso, sbottò esclamando: "si dovrebbe fare irruzione manu militari lí dentro per scoprire cosa nascondono". L'A.M.I. é stata definita l'82esima vittima della strage di Ustica proprio per il suo atteggiamento ambiguo quando non ostruzionistico.