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Centro Studi Militari Aerospaziali, tenuta la Conferenza sul 5G, 6G e NTN per Applicazioni Duali

a cura del Team Comunicazione

della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia


Roma 16 aprile 2024, Conferenza con Tavola Rotonda “Beyond 5G, 6G e Non-Terrestrial Networks (NTN) per Applicazioni Duali”


Il Centro Studi Militari Aerospaziali “Giulio Douhet” (CESMA) martedì 16 aprile ha tenuto a Roma, all’interno della prestigiosa Sala Baracca della Casa dell’Aviatore, una importante conferenza con tavola rotonda dal titolo Beyond 5G, 6G e Non-Terrestrial Networks (NTN) per Applicazioni Duali”, patrocinata dall’Aeronautica Militare.


Insieme al Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini, e al Direttore del CESMA, Gen. S.A. (r) Giovanni Fantuzzi, hanno partecipato al convegno rappresentanti delle aziende principalmente impegnate nel settore e dell’Aeronautica Militare. Presente un numeroso e variegato pubblico e, a conferma della forte attenzione che l’Associazione pone nei confronti delle nuove generazioni, anche una delegazione di studenti dell'Istituto Tecnico Aeronautico Statale ITAer “F. De Pinedo” di Roma.

 


"L’evento ha fornito un quadro di ciò che ci aspetta nei prossimi anni con l’introduzione delle reti 6G, evidenziando le opportunità e le ricadute per il nostro Paese, unitamente alle possibili sfide e criticità"


I lavori sono stati aperti dal Brig. Gen. Roberto Chivilò, Vicedirettore del Centro Studi, con il saluto di benvenuto ai partecipanti e una breve introduzione dei temi del convegno.


La conferenza è subito entrata nel vivo con gli interventi del Prof. Alessandro Vizzarri, Docente Reti di Telecomunicazione e Internet, Dipartimento d’Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha presentato il tema “Le future Reti 6G e le applicazioni digitali avanzate: opportunità e sfide per un contesto duale”, del Prof. Romeo Giuliano, Docente Reti e Internet, Dipartimento di Scienze Ingegneristiche dell’Università Telematica “Guglielmo Marconi”, che ha affrontato il tema delle “Non-Terrestrial Networks: definizioni, architetture e use cases”, del Dott. Davide Fabio Tronconi, GIS R&D Specialist del Gruppo GIS & Earth Observation dell’Area Enterprise Architecture, Proposal Management & Digital Innovation, Almaviva, che ha approfondito il tema connesso alle “Applicazioni e frontiere dell'Earth Observation”, dell’Ingegnere Teresa Spadafora, Responsabile Strategic Business Development, Leonardo Divisione Elettronica, che ha presentato l’argomento “5G: Tecnologia Civile al servizio della Difesa” e, a conclusione della prima parte della conferenza, l’intervento dal titolo “Le comunicazioni satellitari della Difesa” del Gen. B.A. Davide Cipelletti, Capo Ufficio Generale Spazio dello Stato Maggiore Difesa.



"La connettività è uno dei pilastri su cui si fonda e si fonderà la comunicazione multi dominio"


Nell’importante consesso è stato da tutti evidenziato come la connettività sia uno dei pilastri su cui si fonda e si fonderà la comunicazione multi dominio, che oggi rappresenta un insieme di modalità di comunicare che, per citarne alcune, vanno dai sistemi noti quali Radio, Tactical Data Link, Wide Band Data Link, fino ai nuovi sistemi, ancora in fase di studio, rappresentati dalla comunicazione 5G, 6G e Laser che rispondono ad un’esigenza importante: la capacità di scambiare una grande quantità di dati in tempo reale in modo sicuro e cyber-sicuro, anche in ambienti privi di copertura e poco permissivi.


È per questo che da anni in contesti europei si definiscono scenari di impiego delle “comunicazioni a banda larga”, che non si pongono come sostituti degli attuali sistemi di comunicazione, ma come sistemi integrati all’interno delle reti attuali e future del mondo civile e, a livello NATO, della Difesa. In quest’ottica rendere militare una tecnologia che nasce dal mondo civile, non è solo la ricerca di una soluzione per lo scambio di dati classificati, ma considerare i molteplici aspetti di cui è necessario tenere conto quali sono quelli connessi al jamming della RAN (Radio Access Network) e attacchi Cyber. Ed infine, un’architettura sicura sotto il profilo militare, robusta e certificabile che permetta l’impiego di queste tecnologie all’interno di scenari poco permissivi come Centri di Comando e zone di battaglia in ogni angolo del globo.

La domanda è “Quando” e “Come” la comunicazione 6G, caratterizzata da soluzioni native, prenderà il sopravvento, assicurando uno scambio enorme di dati in tempo “quasi” reale e sicuro per l’utenza, abilitando servizi e applicazioni molto più evoluti di quelli attuali.


Interessante, infine, il cenno a nuove forme d’onda con capacità abilitanti del futuro 6G, quali le OTFS (Orthogonal Time Frequency Space) e le Laser Communications (anche chiamate FSO- Free Space Optics), che rappresentano un cambio di paradigma perché basate su tecnologia ottica che offre vantaggi importanti dovuti alla loro natura, quali la bassa capacità di essere scoperte ed intercettate rispetto alle tradizionali comunicazioni RF, aprendo quindi possibili nuovi scenari di impiego e nuovi approcci al mondo delle comunicazioni attraverso sistemi con caratteristiche simili ma complementari nell’uso: le comunicazioni Ibride.


La successiva tavola rotonda, moderata con competenza dal Dott. Pietro Paganini - Competere.eu, ha visto esperti militari della difesa, delle istituzioni interessate, come l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e di importanti aziende del settore, riprendere gli interventi precedenti e confrontarsi su temi quali il monitoraggio satellitare e le applicazioni duali a supporto dei processi decisionali, il supporto in caso di calamità naturali, avendo al centro il ruolo delle comunicazioni via satellite, oggi per le applicazioni duali nel 5G e, in futuro, in modo nativo per le reti 6G.


Si impone perciò la necessità di sviluppare nuove soluzioni “airborne / spaceborne”, come UAV, dirigibili e satelliti in orbita bassa, media e alta. In particolare, temi chiave risulteranno l’evoluzione dei sistemi di comunicazione satellitare a supporto di nuovi scenari legati alle reti 6G e alle applicazioni digitali avanzate, l’individuazione delle principali tecnologie su cui puntare e investire per favorire l’evoluzione dei sistemi satellitari e la strategia per permettere di raggiungere questi obiettivi, le possibili evoluzioni in ambito militare delle tecnologie 5G applicate alle reti non-terrestri, le cornici di sicurezza implementate / da implementare per questo tipo di architettura, le strategie di mitigazione associate all’integrazione delle reti 5, 6G e NTN nel settore ICT militare, specialmente in termini di cybersecurity e resilienza delle infrastrutture di comunicazione critica.


La tavola rotonda è stata arricchita dalla “demo” offerta durante il suo intervento da Davide Nejoumi, fondatore e CEO della start-up Delta Space Leonis, durante la quale ha illustrato una soluzione per il lancio di microsatelliti da un apposito “dispenser” compatto rilasciato in orbita bassa, suscitando interesse fra il pubblico e stimolando commenti e giudizi da parte degli altri panelist e del pubblico.


La conclusione dei lavori è stata affidata all’intervento del Comandante della 3^ Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare, Generale di Brigata Sandro Sanasi. Il Generale ha fornito un quadro concreto della situazione che riguarda l’Aeronautica Militare in questo settore, richiamando il ruolo cardine che queste nuove tecnologie rivestono al fine di garantire la capacità di scambiare una grande quantità di dati in tempi sempre più brevi, in modo sicuro e cyber-sicuro, anche in ambienti privi di copertura e poco permissivi. Nel sottolineare come l’Aeronautica Militare sia già impegnata nella realizzazione e nell’impiego di soluzioni per reti 5G in supporto alle operazioni e alla logistica sia sul territorio nazionale sia fuori dai confini nazionali, ha posto l’accento sull’utilità di usare e sperimentare le tecnologie per poter maturare esperienza e conoscenza dei vantaggi e svantaggi delle soluzioni disponibili. Ha poi evidenziato come l’utilizzo di tecnologie destinate a scopi commerciali, come nel caso delle reti 5G e in prospettiva 6G, deve offrire un’architettura sicura, robusta e certificabile per gli usi militari, ovvero che permetta l’impiego di queste tecnologie all’interno di qualsiasi scenario in ogni angolo del globo.



Al termine dell’intervento del Gen. B. Sandro Sanasi, il Direttore del Centro Studi Militari Aerospaziali Gen. S.A. (r) Giovanni Fantuzzi ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento al pubblico, ai relatori e conferenzieri per il loro importante contributo che, oltre a dare lustro alla conferenza, hanno offerto molti spunti di riflessione che saranno fondamentali per tutti gli attori del settore nell’esaminare e proporre i futuri contesti operativi per l’impiego di sistemi di comunicazione ancora in fase di studio, rappresentati dalla comunicazione 5G, 6G e Laser in grado di scambiare una grande quantità di dati in tempo reale in modo sicuro e cyber-sicuro, anche in ambienti privi di copertura e poco permissivi.


Velocità di trasmissione sempre più elevate (fino a 1 Tb/s), latenze sempre più basse (al di sotto di 1 ms), sono alcune delle potenzialità sfidanti del 6G, incluse quelle relative all’implementazione nativa di tecniche di Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML) e all’integrazione sempre più efficace con reti non terrestri (Satelliti, HAPS, Droni).


Il Direttore del Centro Studi ha poi voluto sottolineare la gradita presenza di un nutrito gruppo di studenti del quinto anno dell’Istituto Tecnico Aeronautico Statale “F. De Pinedo” di Roma, accompagnati dai loro insegnanti, a testimonianza dell’impegno dell’ Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia e del suo Centro Studi Militari Aerospaziali ad un sempre maggiore coinvolgimento di giovani studenti nelle proprie attività, affinché cresca fra le nuove generazioni la conoscenza del meraviglioso mondo dell’Aerospazio e la consapevolezza delle tante ed entusiasmanti opportunità professionali che esso offre. Ha espresso, infine, il sentito ringraziamento del CESMA e della Presidenza Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, primo fra tutti il Prof. Alessandro Vizzarri, ideatore, promotore e organizzatore scientifico dell’evento per la perfetta organizzazione della conferenza, il moderatore Dott. Pietro Paganini per la brillante conduzione di tutto l’evento, la Casa dell’Aviatore per la splendida accoglienza, lo staff del CESMA, gli sponsor per aver voluto contribuire con il loro generoso sostegno a rendere realizzabile l’iniziativa e l’Aeronautica Militare per il prezioso patrocinio concesso all’evento, oltre per l’attenzione e il supporto continuo che riserva alle attività del Centro Studi Militari Aerospaziali.



Il Generale Giovanni Fantuzzi ha chiuso il suo intervento ricordando che il prossimo convegno del CESMA affronterà un tema strettamente connesso a quello della giornata appena conclusa, ovvero la sicurezza di quegli assetti spaziali che sono un fattore abilitante importante per le reti 5G e saranno un elemento chiave delle reti 6G. L’evento, dal titolo “Sicurezza degli Assetti Spaziali - la visione nazionale”, si terrà l’8 maggio prossimo a Roma presso l’Auditorium “Adriano Visconti” di Palazzo dell’Aeronautica.



Il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia desidera ringraziare la Direzione del CESMA per aver fornito il resoconto della conferenza.


Il Centro Studi Militari Aeronautici (CESMA) è ubicato presso il “Villino Douhet” sito in Roma, Via Marcantonio Colonna, 23, sede Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia. Il CESMA persegue l'obiettivo di effettuare ricerche e studi sulle tematiche aeronautiche e spaziali, di carattere militare o duale, nei loro aspetti dottrinari, operativi, tecnici e politici, in ambito nazionale e internazionale.



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