a cura del Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia
Il Direttore del Centro Studi Militari Aerospaziali “Giulio Douhet”, al Museo Storico di Vigna Valle per il workshop “Rosso Corsa, il Mito della Velocità”
Giovedì 24 ottobre, il Gen. S.A. (r) Giovanni Fantuzzi, nella doppia veste di Direttore del Centro Studi Militari Aerospaziali e in rappresentanza del Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini, Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, ha partecipato al workshop “Rosso Corsa, il mito della velocità”, organizzato dall’Aeronautica Militare al Museo Storico di Vigna Valle (MUSAM). Uno splendido evento all’insegna dell’alta velocità, per celebrare il record stabilito dal Maresciallo Francesco Agello il 23 ottobre 1934.
Ad accompagnare il Direttore del Centro Studi “Giulio Douhet”, una delegazione composta dal Vicedirettore Brig. Gen. (r) Roberto Chivilò, dal Brig. Gen. (r) Fabrizio Pongetti e dal Signor Silvio Patrone.
Il workshop è stato brillantemente organizzato dal MUSAM, sotto la sapiente guida del Colonnello Dario Bovino, Comandante del Centro Storiografico e Sportivo dell’Aeronautica Militare, ed ha previsto due panel cui sono intervenuti autorevoli esperti della materia, nazionali ed internazionali.
Il primo panel, a tema storico, è stato moderato dal Dott. Vincenzo Grienti ed ha visto la partecipazione del Gen. Isp. Capo (c) Basilio Di Martino, Presidente dell’Opera Nazionale Figli degli Aviatori (ONFA), del Colonnello Stefano Cosci, giornalista aerospaziale, del Dott. Varriale, storico aeronautico e, in qualità di special guest speaker, del Dott. Harry Raffal, capo delle collezioni e ricerche del RAF Museum. Il secondo panel, di carattere scientifico, moderato dal Prof Gregory Alegy, docente di storia americana, esperto di aeronautica e membro del Comitato Tecnico Scientifico del CESMA, ha visto la pregiata partecipazione del Prof. Raffaele Savino dell’Università Federico II, del Dott. Aurelio Boscarino Calzedonio di Leonardo Divisione Velivoli, dell’Ing. Francesco Manciagli di Avio Aero e, quale altro special guest speaker, del Dott. Doug Lantry, curatore e storico del National Museum USAF di Dayton.
L’evento ha degnamente celebrato il novantesimo anniversario del record di velocità su idrovolante stabilito dal Maresciallo della Regia Aeronautica Francesco Agello. Il 10 aprile 1933, sul Lago di Garda, si aggiudicò il primato mondiale assoluto di velocità ad una media di 682,078 km/h sull'idrovolante Macchi-Castoldi M.C.72, dotato di un motore Fiat AS.6 da 2.500 HP. Poco più di un anno dopo, alle ore 14:56 del 23 ottobre 1934, superò il suo stesso primato raggiungendo la media di 709,202 km/h: il volo, consistente in quattro passaggi sopra la Scuola di Desenzano e durato non più di quindici minuti, si svolse con il medesimo idrovolante, ma con un motore più potente, un Fiat AS.6 da 3.000 HP.

Il Workshop, in estrema sintesi, ha permesso di sottolineare le diverse dimensioni di questo straordinario record, del modo con cui è stato raggiunto, del contesto in cui questo accadimento è avvenuto e delle sue importanti ricadute. Significato storico: rimane imbattuto da quasi un secolo. Questa impresa non solo ha messo in mostra i progressi tecnologici dell'epoca, ma ha anche posizionato l'Italia come leader nell'aviazione all'inizio del XX secolo. Impatto culturale: poiché il risultato è avvenuto in un periodo segnato dalla filosofia futurista, che celebrava la velocità e la tecnologia declamate nel famoso manifesto di Marinetti. Spinta all’innovazione: il record di Agello è servito da ispirazione per le successive innovazioni nell'ingegneria aeronautica e automobilistica in Italia, influenzando le future generazioni di ingegneri e piloti. Eccellenza ingegneristica: il velivolo M.C.72 era una meraviglia tecnologica, dotata di un doppio motore Fiat ed eliche controrotanti. Il successo di Agello ha evidenziato l'importanza dell'ingegneria e del design per ottenere alte prestazioni nell'aviazione. Eredità tecnologica: il record ha incoraggiato ulteriori sperimentazioni e sviluppi nella tecnologia degli idrovolanti, contribuendo a progressi che avrebbero beneficiato sia il settore dell'aviazione militare che civile.
Un patrimonio quello della partecipazione italiana alla Coppa Schneider, della Scuola Alta Velocità, dei suoi successi, delle sue sconfitte, del culmine nel record di Agello, da cui trarre ancora oggi insegnamenti e ispirazione.
Per il CESMA e l’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, la partecipazione a questo workshop ha segnato un punto d'orgoglio importante e un ulteriore passo verso l’affermazione del Centro Studi come principale riferimento scientifico nella divulgazione di conoscenza nel settore aerospaziale italiano.
La celebrazione del 90° anniversario del record di velocità di Francesco Agello è stata oggetto di un servizio al TG1 delle 20:00 del 24 ottobre 2024

Ringraziamo la Direzione del Centro Studi Militari Aerospaziali per aver condiviso la notizia con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia.
Il Centro Studi Militari Aerospaziali (CESMA) è ubicato presso il “Villino Douhet” sito in Roma, Via Marcantonio Colonna 23, sede Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia. Il CESMA persegue l'obiettivo di effettuare ricerche e studi sulle tematiche aeronautiche e spaziali, di carattere militare o duale, nei loro aspetti dottrinari, operativi, tecnici e politici, in ambito nazionale e internazionale.
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